Vinyasa “il Flow della Shakti”

Una sequenza originale di Vinyasa Flow creata da Janine Claudia Nizza e dedicata al maestro Arturo Benedetti Michelangeli. Disegni di Janine Claudia Nizza.

Riscaldamento: Chandra Namaskara A

Vajrasana

Inspirare: sollevare le braccia parallele verso il cielo. Espirare: Balasana B. Inspirare: Marjarasana. Espirare: Adho Mukha Svanasana. Inspirare: Marjarasana. Espirare: Balasana B. Inspirare: mani sui fianchi mento verso il petto, Ardha Ustrasana. Espirare: testa indietro, Ustrasana A. Inspirare: Ardha Ustrasana. Espirare: Vajrasana

Ripetere 2 cicli

Lo scivolo di Kundalini
Chakra: Muladhara

Supta Vinyasa

Inspirare / Espirare (jump through): Dandasana

Inspirare: busto giù / gambe su: Viparita Karani. Espirare: afferrare le caviglie e portare le gambe stese verso il petto, un respiro completo ritornare con le braccia a terra e con le gambe in Viparita Karani.

5 ripetizioni dinamiche

Inspirare: Viparita Karani con i piedi a martello, 5 respiri. Espirare / Inspirare: Danurasana. Espirare: giù il bacino

5 ripetizioni dinamiche

Inspirare: Dhanurasana, 5 respiri. Inspirare: sollevare le braccia e i talloni. Espirare: scendere a terra col bacino i talloni e le braccia. Inspirare: incrociare le caviglie, mani sotto le ginocchia, mento verso il petto, sedersi a gambe incrociate in Svastikasana. Espirare: ruotare i polsi verso l’esterno e verso l’interno, movimento a spirale: Nadi’s Stretch

Inspirare: mani e ginocchia a terra in Marjarasana

Dondolare la Shakti
Chakra:
Svadhistana

Inspirare: Marjarasana (tail bones up). Espirare: Marjarasana (tail bones down)

5 ripetizioni dinamiche

Inspirare: Marjarasana (tail bones up). Espirare: Adho Mukha Svanasana (tail bones down)

5 transizioni dinamiche

Nadi’s Mudra: ruotare entrambe i polsi permettendo alle dita e ai gomiti di espandersi in tutte le direzioni,dall’interno verso l’esterno. Ripetere a piacere 3/5 rotazioni complete

Agni Vinyasa
Chakra:
Manipura

Inspirare / Espirare: Vajrasana. Inspirare: mani sul plesso solare, tenere  il busto eretto e inclinarlo in avanti. Espirare: il busto eretto e tornare al centro; ripetere internamente il mantra: Om Mani Padme Om

5 ripetizioni dinamiche

Inspirare: mani e ginocchia a terra. Espirare: (Jump Back) Chaturanga Dandasana. Inspirare: Bhujangasana. Espirare: Adho Mukha Svanasana. Inspirare: gamba destra avanti, Virabhadrasana  A, 5 respiri. Inspirare: transizione dinamica salire sulle punte dei piedi. Espirare: Parsvottanasana con le mani a preghiera sul plesso solare. Inspirare: flettere il ginocchio avanti con le braccia stese in Virabhadrasana A. Inspirare: salire sulle punte dei piedi con le braccia estese lungo il corpo. Espirare: Parsvottanasana con le mani a preghiera sul plesso solare.

5 cicli dinamici

Ripetere Surya Namaskara B fino ad Adho Mukha Svanasana

Inspirare: gamba sinistra avanti. Espirare: Virabhadrasana A

Ripetere tutto sul lato sinistro fino a Samasthiti.

Shakti Flows in Mezza Luna
Chakra:
Anahata

Utkatasana

Inspirare: gamba sinistra indietro,braccia parallele alla terra. Espirare: Virabhadrasana B, 5 respiri

Dancing Warrior

Affidarsi all’amore, non richiede il controllo

6 ripetizioni dinamiche

Inspirare: su le braccia, il busto scende verso la gamba destra. Espirare: flettere la gamba sinistra, portare il busto e le braccia verso sinistra. Inspirare:  lo sguardo è rivolto alla mano che sale (destra). Inspirare: inconditional Love & Action while surrending, staccare dal suolo il piede sinistro. Espirare: atterrare con le punte delle dita della mano destra davanti al piede destro in Harda Chandrasana  oppure fermarsi prima in Stick Pose (posizione di equilibrio intermedia laterale). Inspirare: portare le braccia verso il cielo e il piede sinistro verso il destro in Hastasana, 5 respiri.

Inspirare: Utkatasana, 5 respiri

Inspirare: gamba destra indietro in Virabhadrasana B e ripetere tutta la sequenza fino a Samasthiti.

Nada Krama
Chakra:
Visuddha

Prendere due mattoncini yoga e disporli vicini tra di loro sul tappetino.

Inspirare: salire con i talloni sui mattoncini in Samasthiti.

Espirare:  Malasana, mantenendo i talloni sui mattoni. Inspirare: gomiti all’interno delle ginocchia e mani a preghiera, invitare le spalle ad aprirsi attivando i gomiti, 5 respiri.

Inspirare: mani a terra, peso del corpo in avanti, sollevare i piedi, le ginocchia ai gomiti: Bakasana. Espirare: pronunciare il mantra Om tornando con i talloni sui mattoncini. Inspirare: entrare in Bakasana seguendo il suono dell’inspirazione Ujjayi.

8 cicli dinamici e  sonori

Malasana

Inspirare: mani a terra, sguardo avanti; Bakasana. Espirare: (Jump back) Chaturanga

Inspirare: Bujangasana. Espirare: Adho Muka Svanasana. Inspirare: (Jump Through) Ardha Uttanasana, agganciare gli alluci. Espirare: testa alle ginocchia in Pada Hastana, 5 respiri

Third eye drums
Chakra:
Ajna

Samasthiti: Inspirare in Utkatasana, ripetere internamente il mantra: Sho (dorso delle mani a contatto). Espirare: Uttanasana, esternare il mantra Ham battendo i palmi delle mani a terra, occhi aperti e rilassati, dristi Nasagrai (guardare la punta del naso)

16 ripetizioni dinamiche respirando molto lentamente, consapevolezza in Uddiyana Bandha e Mula Bandha, gli occhi aperti aiutano a mantenere equilibrio e pressione sanguigna regolare (fate attenzione a non chiuderli potreste perdere l’equilibrio o sentire vertigini).

Inspirare: Utkatasana; Nadi’s Stretch, poi intrecciare le dita fra di loro con i palmi rivolti al cielo, gomiti estesi, aprendo il petto e le spalle, 5 respiri.

Shakti & Shiva Dance
Chakra:
Sahasrara

Beyond the Flow

Siamo testimoni della fusione tra gli opposti, l’unione tra maschile e femminile, luce ed ombra, microcosmo e macrocosmo: ripetiamo interiormente e con gratitudine il mantra Om.

Inspirare: Tadasana, mani in preghiera, 5 respiri rilassando bene collo e mandibola.

Inspirare / Espirare: sollevare il piede sinistro e posizionarlo all’interno della coscia destra, mano destra sul fianco: Vrkasana Variation con lo sguardo all’orizzonte lontano verso destra o sinistra (Parsva dristi), 5 respiri.

Inspirare / Espirare: sollevare le braccia, mani in Crown Mudra. Inspirare: rilassare la testa leggermente all’indietro, Nasagrai dristi, mantenere la posizione dell’Albero se possibile fino a 23 respiri Ujjayi con la presa dei Banha per restare in equilibrio senza irrigidire spalle e collo.

Inspirare / Espirare: tornare al centro con la testa e con entrambe le mani sui fianchi, portare il piede sinistro a terra: Samasthiti

Ripetere tutto con il piede destro fino a Tadasana.

Relax

Distendersi in  Shavasana, almeno per 5 minuti ascoltare / sentire l’energia vitale fluire in ogni punto del proprio corpo; essere felici nel presente

Sedersi in Siddhasana per cantare il Mangala Mantra:

“Swasthi- Praja Bhyaha Pari Pala Yantam
Nya-Yena Margena Mahi –Mahishaha
Go- Brahmanebhyaha –Shubhamastu- Nityam
Lokaa- Samashta  Sukhino- Bhavanthu”

OM
Shantih  Shantih  Shantih
OM

Si consiglia di praticare con la musica di Arturo Benedetti Michelangeli al quale è dedicato questo articolo e questo flow: un esempio di arte pianistica libera di fluire al di là dello spazio e del tempo risvegliando con le sue onde sonore il Flow della Shakti in ognuno di noi!

Su YouTube è possibile trovare numerosi brani di Chopin, Debussy, Beethoveen, Ravel, Scarlatti, Shuman interpretati dal maestro Arturo Benedetti Michelangeli.

In particolare durante la pratica del Flow, si consigliano:

  • Chopin, Ballada n.1 in G minor opera 23
  • Chopin, Piano Sonata n.2 in B-flat minor opera 35
  • Debussy, Preludes, Danseuses de Delphes
  • Debussy, Preludes, La fille aux cheveux de lin
  • Debussy, Images, Reflets dans l’eau
  • Debussy, Images, Hommage à Rameau
  • Debussy, Images, Poissons d’or
  • Ravel, Adagio Concerto per pianoforte, diretto da Sergio Celibidache

Vi invitiamo a leggere anche l’articolo Il Flow della Shakti” nella versione  descrittiva ed esplicativa pubblicato sullo Yoga Magazine.

Janine Claudia Nizza.
Insegnante Vinyasa Yoga Flow dal 2002.
Expert Registered Yoga Teacher 500 Plus Yoga Alliance International.
Docente e autrice del TTC Vinyasa Yoga Flow 250 Online 2020/21 per la scuola di formazione HaraBenessere.
Docente del Corso Vinyasa Yoga Flow per FAO Staff Coop.

Autrice di numerosi articoli per: Vivere lo Yoga, Yoga Journal Italia, Yoga Magazine e Yoga Pills.
Info: www.yogaflow.it

Cosa direbbe il tuo Tappetino se potesse parlare?

What if your Yoga Mat could talk?

Intervista di Janine Claudia Nizza alle sue allieve/i e ai loro tappetini di yoga.

Sto entrando in classe… le luci sono soffuse… qualche allieva ha già srotolato il suo tappetino e si è distesa a terra per preparare il respiro Ujjayi in Shavasana… una sensazione familiare e intima permea l’intera yoga shala. Sapete che ognuno di voi ha una voce ”Ocean Breathing“ che riconoscerei tra mille? Il vostro albero respiratorio crea un canto come nel Nada Yoga! Mi avvicino alla consolle, metto un cd di mantra e strumenti indiani per creare l‘atmosfera della lezione che tra poco inizierà, ammetto che dopo molti anni di insegnamento provo ancora una forte emozione ad entrare nel sacro spazio dello yoga.

Oggi è un giorno speciale: sono qui per intervistare i vostri tappetini e mi pare già di sentir bisbigliare qualche vocina dal pavimento! Spesso pensiamo di essere soli davanti alla nostra pratica, invece abbiamo una compagnia proprio sotto di noi che delimita lo spazio del nostro yoga… la stuoia, il nostro tappetino, e con lei/lui  facciamo le esperienze del nostro sentire, il contatto con i palmi delle mani, dei piedi, nuca, ginocchia e l’uso sapiente con cui nello yoga impariamo con i nostri arti a contrastare la forza di gravità per allungarci ed espanderci corporalmente e spiritualmente; avete mai pensato che cosa direbbe il vostro yoga mat se potesse parlare? Senz’altro narrerebbe molto di noi: le conquiste di un’asana difficile, il benessere  che lo yoga rilascia come un’aurea tutta intorno e attraverso il  respiro che  lambisce dentro  di noi luoghi profondi con essenze vitali!!!

Vi ricordate, ad esempio, le innumerevoli volte che abbiamo praticato quando eravamo stanche/i, ma non ci siamo arrese/i e quei momenti speciali in cui i nostri amorevoli maestre/i si sono avvicinate/i e con un tocco leggero ci hanno aggiustato la postura? Quanti ricordi, quante  emozioni, quante scoperte!

Oggi vi parlerò di queste storie silenti intervistando le stuoie  dei miei allievi e chissà che non se ne tracci una lettura nuova che riveli qualche personale segreto o suggerimento per migliorare  la nostra pratica  yoga!

Tappetino di Marta. Giornalista

Nel 2006 quando fui comprato per iniziare la pratica di Yoga flow con Janine ero convinto che fosse facile e noioso, invece fu difficilissimo, durante la lezione la mia Marta pensò più volte di lasciare tutto e andare al bar!!!! Ricordo che nel primo compleanno che lei ha compiuto mentre praticava, inaspettatamente scoppiò in lacrime e la sua guru la abbracciò confortandola (sapendo che questo spesso accade poichè il risveglio durante lo yoga non avviene solo nel corpo e nella mente, ma anche nell’anima che necessita di liberarsi dalle sofferenze congelate nel passato!). L’anno successivo Marta si regalò con la sua maestra una lezione privata per il suo secondo compleanno da praticante e per la prima volta riuscì ad eseguire full Danurasana (il ponte, che non riusciva più a fare da quando era una ginnasta bambina!). Quel giorno Marta mi arrotolò stretto stretto sotto il suo braccio e tornando a casa si senti più forte, quel giorno il flow nel suo corpo le aveva cambiato la  vita! Da quel momento lo Yoga per lei è diventato questo: una rivoluzione che parte dal corpo e abbatte i dubbi della mente e delle paure mentre  aiuta ad accettare limiti e cambiamenti… grazie yoga! L’esperienza di Marta ha fatto di me un tappetino migliore!

Tappetino di Gloria. Manager

Sono arrivato allo yoga flow nel 2007, dopo una ricerca durata mesi durante i quali ho attraversato letteralmente parecchi pavimenti di scuole e di stili di yoga diversi! Dopo la prima lezione di prova, Gloria ha immediatamente capito di aver trovato il metodo più giusto e più vicino alla sua personalità. Lo stile dinamico del Flow è ideale per sviluppare armoniosamente tutte le aree muscolari con grande attenzione agli allineamenti delle posture, alla mobilità della spina dorsale e delle altre articolazioni. Ho percepito l’effetto di tonicità e armonia con cui in modo “gentile” e attento ha lavorato su di me la pratica del Vinyasa di Gloria, finchè al seguito di un suo trasferimento a Milano nel 2012, dispiaciuta di dover interrompere la pratica Flow qui a Roma, domandò alla sua maestra consiglio. Con grande sorpresa la indirizzò fiduciosa verso l’Asthanga Yoga poiché il lavoro che aveva fatto col respiro Ujjayi e i Saluti al Sole l’avevano preparata a nuovi apprendimenti!  L’aver praticato Vinyasa Flow fu propedeutico per Gloria, creando continuità nella nuova pratica facendole affrontare la transizione in modo  semplice e armonioso!

Sempre al mio fianco destro riconosco il tappetino di Dinara, dalla foggia femminile e molto tecnica… mi avvicino per intervistarlo:

Tappetino di Dinara. Finance Officer, CSFC

Visto da fuori sembra che io funga solo d’appoggio alla pratica di Dinara, invece ad uno sguardo più attento si vede che sono stato capace di intendere e di evolvermi perché il mio cuore di tappetino è amplificato dalla pratica yoga! Le prime settimane di yoga crearono una forte concentrazione, energia e abbandono iniziarono ad essere atteggiamenti necessari e costanti tanto che Dinara, ricevuti molti benefici sin dall’inizio grazie alla regolarità delle sessioni yoga flow, iniziò ad incrementare  la sua pratica yoga da una volta a settimana direttamente a tre! In meno di un anno fui portato in yoga reatreats e ad impegnarmi in molti weekend di studio nel TTC 200 ore! Quanto impegno e quante soddisfazioni! Notai (anche se per lei non era rilevante) che la sua insegnante apprezzò la sua fluidità e perdita di peso eccessivo… in meno di un anno di pratica yoga aveva aquistato un corpo agile e snello! Oggi posso dire che la sua  pratica è salita ad un livello inaspettato e vedo con immenso piacere che Dinara ha trovato nella pratica yoga il modo per contrastare senza sforzo le sue abitudini alimentari, di cui beneficia tutto il suo essere!

Wow che esperienza fantastica, grazie tappetino. E’ vero che lo yoga aumenta la nostra consapevolezza fino ad individuare naturalmente cosa è bene per noi anche nel cibo, che raccomandiamo possa essere  il più vegetariano possibile!

Voi yoga mat siete gli amici più intimi degli yogi, mi interessano tantissimo le vostre opinioni e il potere “ipnotizzante” che avete quando, malgrado la stanchezza o il disappunto riuscite a farvi srotolare per una sessione di pratica!

Ma ora non sto nella pelle, vado ad ascoltare le impressioni di quello di Barbora alla mia sinistra, un’allieva dallo stato vitale alto e positivo!

Tappetino di Barbora. CFS Travel Unit, CSFD

Io sono un tappetino tranquillo e fidato, mi reputo l’amico perfetto che sa condurre Barbora alla persuasione che la felicità e la salute sono dentro di lei… non fuori! Nessuno meglio di me la conosce così bene: per esempio quando si sente forte o debole! Io so benissimo quando è arrabbiata oppure dubbiosa perchè la sua pratica yoga è come un termometro delle sue emozioni e convinzioni, per questo insieme raggiungiamo momenti di pace e umiltà, conquistiamo la saggezza del qui ed ora ritrovando quella compassione e gentilezza per noi e per gli altri che avevamo sommerse chissà dove nel caos dell’incessante tendenza dell’ego di proiettarsi nel passato e nel futuro, annientando il presente. Io davvero mi sento l’unico testimone di dove Barbora è arrivata nella sua pratica yoga e dove andrà perseverando nel flow. Faccio una dichiarazione a voi tutti: prometto di non lasciarla mai, starò ai suoi piedi per il resto della vita nella sua casa e a lezione sempre se lei lo vorrà!

Hey ragazzi che confessione passionale… quasi una promessa d’amore eterno… ma in fondo non  è così tanto distante dalla realtà. Io stessa negli anni ho collezionato molti tappetini, di diversa foggia ed epoca e posso dire che con ognuno di loro ho stretto senza accorgermene relazioni molto importanti come quella volta che in una stretta camera d’albergo in Baltimora tutti i miei parenti pranzavano dilungandosi a tavola e io arrivavo qualche minuto dopo perchè prima di mangiare io e il mio tappetino dovevamo « yogare »! Ma non divaghiamo please… vedo discreto e silenzioso avvicinarsi, si fa per dire, lo yoga mat di Sara.

Tappetino di Sara. Statistician, ESS

“Come  tappetino yoga flow comprendo di avere più libertà di quanto credevo… quel limite geometrico di cui credevo di esser fatto non influisce sulla vastità delle cose che posso conoscere durante la pratica di Sara! Sento la mistica che trasforma il nostro spazio in  respiro e che ci permette di sciogliere i blocchi fisici e mentali uno ad uno! Le asana sono solo un espediente per sfidare i nostri limiti e grazie ai fondamenti dello yoga procediamo senza giudizo, anzi, rallentando e dilatando il respiro e gli allineamenti nel Vinyasa abbiamo il tempo di osservare il cambiamento dentro e fuori! Da quando la mia Sara pratica yoga ho aggiunto tante nuove buone abitutudini nella quotidianità, compresa quella di srotolarmi sempre più spesso a terra per farla praticare almeno 10 minuti anche quando sento che lei pensa di non averne il tempo, e sempre più spesso ora è lei che mi viene a cercare. Lo yoga ci  fa vivere quelle sensazioni di libertà nella disciplina di gioia nell’impegno e serenità nel continuo presente, respiro dopo respiro!

Ma il più scoppiettante di tutti è la stuoia di Emma: sentiamo cosa ne pensa di lei mentre pratica le asana a terra…

Tappetino di Emma

“Ahhhhhh finalmente ti sei fermata. Abbandona il tuo corpo su di me, completamente… Non sento il peso delle tue gambe, le stai tenendo su per caso? Lasciale andare, voglio sentirmi schiacciato sotto di te. Adesso si che possiamo cominciare. Inspira, espira, inspira e… che fatica respirare oggi. C’é qualcosa che ti impedisce di respirare profondamente? Riproviamo: inspira, espira, inspira… meglio! Dai, lascia fuori tutti i pensieri, le cose che devi fare al lavoro possono aspettare un pó, respira. Inspira nuova energia, e butta fuori i brutti pensieri. Manda l’aria buona nei polmoni e gonfia il petto, butta fuori l’aria cattiva e schiaccia gli addominali cosi la strizzi tutta fuori. Visto come ti senti meglio adesso? E sai che puoi farlo anche senza di me, puoi farlo da seduta mentre aspetti un colloquio di lavoro, puoi farlo da in piedi mentre sei in fila alla posta, e vedrai che la giornata sembrerá piú colorata. Vai, provalo, e quando torni mi racconti. Ti aspetto qui giovedi prossimo alle 13, per una nuova lezione di yoga flow ”.

Caro tappetino di Emma nel tuo modo allegro hai praticamente sintetizzato come si respira Ujjayi ed hai ragione a dire che è un po’ faticoso specialmente all’inizio della pratica yoga quando arriviamo a lezione con tutte le tensioni della giornata sul corpo e con una respirazione costretta e superficiale dall’abitudine che allontana la mente dal corpo! Grazie per questo specifico remainder; voi tappetini siete molto attenti ed utili per noi, per ricordarci cosa è importante e quanto valiamo!

Anche il tappetino di “Sarah con l’h” mi incuriosisce: è sempre al mio lato sinistro in classe e non ama guardarsi nello specchio…

Tappetino di Sarah. OCCP

Mi onora essere interpellato per parlare a mio nome e a quello di Sarah dell’ora di yoga  che ci piace tanto e di poter condividere con gli altri tappetini e yogi pensieri e sensazioni. Tutti questi anni in cui con la mia Sarah abbiamo approcciato diversi stili di yoga, solo quest’anno per la prima volta ci siamo sentiti davvero motivati e coinvolti sia dal punto di vista fisico che da quello spirituale. La combinazione delle asana in continuità, corredate e collegate dal respiro è la risposta che cercavamo dallo yoga, praticando Vinyasa flow riusciamo a scrollarci di dosso tutto il resto; lasciamo emergere una concentrazione che ci fa fluire dentro l’intera sequenza. Da più di un anno ormai vedo Sarah più equilibrata nel suo mondo interiore e in quello esteriore! Entrambe siamo coscienti che se incrementassimo a due o tre sessioni yoga per settimana sarebbe davvero ideale, ma ci piace pensare che anche solo richiamando dentro di noi lo stato mentale e fisico che proviamo nel flow ci basti per entrare subito in quel mondo di ritmo e armonia che ci fa star bene anche solo pensandolo!

Caro tappetino di Sarah, sono onorata a mia volta che abbiate scelto il flow e che soddisfi le vostre esigenze esistenziali e motorie! Anch’io per circa un anno praticai solo una volta a settimana  ed è vero che ha un effetto molto positivo durante la settimana. Lo yoga mi serviva per dare il meglio nelle altre attività incluso lo sport. Posso comunque dirti che negli anni successivi la mia pratica diventò tutta ad un tratto quotidiana! Niente e nessuno può prevedere quando succederà, ma senz’altro (viste le tue sagge considerazioni a riguardo) tu e la tua Sarah avete “bonne chance” che questo accada prima o poi!

Ma ecco un’osservazione molto breve e molto zen che arriva dal purple yoga mat di  Elisa.

Tappetino di Elisa

Mi chiamo Viola e sono il tappetino di Elisa, quando iniziamo la classe di yoga sentiamo il peso del mondo sulle noste spalle, alla fine della pratica vediamo un immenso orizzonte!

Nell’armonia dei suoi profumi e tappeti accoglienti raggiungo la stuoia di Silvia.

Tappetino di Silvia. Imprenditrice

Sono il tappetino di Silvia e potrei definire i miei 15 anni di pratica individuale con la mia insegnante con questa frase di Madre Teresa di Calcutta:

“Fate che chiunque venga a voi se ne vada sentendosi meglio e più felice. Tutti devono vedere la bontà del vostro viso, nei vostri occhi, nel vostro sorriso. La gioia traspare dagli occhi, si manifesta quando parliamo e camminiamo. Non può essere racchiusa dentro di noi: trabocca. La gioia è molto contagiosa”.

L’insegnante più che insegnare, dona! Come tappetino di Silvia sento di dirvi che in fondo nella pratica yoga si diventa inaspettatamente amici, complici con noi stessi, con i compagni di yoga e con i nostri maestri; scopriamo che la felicità si prova più nel dare che nel ricevere come la Santa Madre ci ricorda nella sua splendida frase!

Un’intesa profonda che abbiamo reciprocamente per i nostri amici animali soprattutto i gatti con la cara Annalisa, il che mi fa accostare curiosa di sapere dal suo tappetino come va nel suo mondo yoga e felino.

Tappetino di Annalisa. Insegnante

È vero, confermo. A me piace quando il gatto di Annalisa si stropiccia il musetto su di me, basta però con le unghie che sono delicato!!! Ad Annalisa piace molto praticare sotto la guida amorevole e professionale di Janine, lei sente che è già nel cammino: la scoperta e la rivelazione della conoscenza è nella pratica stessa dello yoga… solo in questa dimensione di reciproco “esserci l’uno per l’altra” tra maestro e allieva la mente e il corpo possono potenziarsi, aquisire forza, equilibrio, rispetto, raffinandosi sempre più nel fluire del Flow!

Che bello grazie tappetino micino! Solo in un ambiente dolce e comprensivo le persone acquisiscono fiducia in se stesse e sfidano le vette più alte superando ostacoli enormi (incluse malattia, dolore, cambiamenti…). Questo tappetino ricorda a noi insegnanti di non smettere mai di incoraggiare sempre i nostri allievi poichè loro si affidano a noi ed è importante meritarci la loro fiducia con tutto l’impegno possibile, la nostra integrità nell’insegnamento sia perseverante sempre anche e soprattutto con i più fragili o deboli!

Ecco due miei allievi nel fiore della loro terza età fedelissimi alla pratica, con i loro yoga mat rosa e verde.

Tappetino di Elvira. Pensionata

Io sono Rosa, siamo nuove io ed Elvira, appena sei mesi fa non conoscevamo lo yoga, poi abbiamo iniziato per curiosità e già in questo poco tempo abbiamo notato che la pratica regolare ha cambiato la postura e ci consente di fare movimenti prima inimmaginabili. Oggi la sento molto soddisfatta del suo yoga e piena di gratitudine per averlo scoperto anche a questa età.

Tappetino di Agostino. Pensionato

Salve io sono Verde, il tappetino di Agostino. Malgrado lui soffra di una forte scoliosi vede continui miglioramenti nella postura della colonna vertebrale e nella mobilità delle anche, nonostante abbia cominciato insieme a sua moglie Elvira soli sei mesi fa! Da quello che posso capire lo yoga praticato con la respirazione Ujjayi aiuta a portare molto presto beneficio nelle zone che entrambi avevano dimenticato di rivitalizzare da molti anni!

È vero caro Verde, tu che testimoni i progressi di Agostino meglio di me. Sai quanto sollievo in quelle zone affrancate dal dolore le asana e il respiro profondo hanno portato in cosi breve tempo: sembra, ed è in effetti cosi, che il nostro corpo benchè trascurato da anni di sedentarietà e incuria motoria sia poi disposto a rallegrarsi e a risvegliarsi presto con noi quando lo portiamo a yoga!

Stuoia di Francesca, una guerriera del respiro affetta da asma, che mi puoi dire della sua pratica?

Tappetino di Francesca. Insegnante

Posso dirvi che ad ogni incontro con la lezione di Yoga flow, Francesca sente di avere un’occasione di consolidamento, scoperta e miglioramento nella cura costante del suo equilibrio psicofisico. Per quanto riguarda la sua dispnea cronica intermittente, praticare lo yoga è un momento di risveglio e sostegno profondo della capacità respiratoria, di attivazione della corretta muscolatura anche e soprattutto quella respiratoria. Abbiamo imparato a coordinare il respiro con la presa di Uddyanabandha e Mulabandha  rilasciando altre zone  muscolari contratte. Io non potrei chiedere di più per lei… grazie Yoga!

È vero caro yoga mat di Francesca, hai toccato un tema assai importante dello yoga: attraverso il respiro profondo l’attenzione della mente è nel corpo e può guidarlo verso dissociazioni muscolari e tendinee inverosimili! Grazie alla pratica yoga tutti possono imparare a diminuire la tensione temporo-mandibolare che affligge milioni di persone nella rigidezza del collo spostando quella stessa energia verso i muscoli addominali e pelvici, preposti, se rinforzati e riattivati, a sostenere la colonna vertebrale senza irrigidimenti e tensioni nella cervicale e nelle anche… una rieducazione posturale gentile e persuasiva quella del Vinyasa!

Il tappetino di una mia allieva da 17 anni e carissima amica sorridendo mi dice:

Tappetino di Sonia. Grafica

Io sono Prana il tappetino di Sonia e vengo dalla California. Yoga è unione e Yoga Flow le ha insegnato ad unire il corpo al respiro tramite il movimento dicendo alla sua mente di avere pazienza verso di lei e il mondo. Io e Sonia abbiamo visto capitare tante cose meravigliose durante la pratica, quali ad esempio osservare il corpo migliorare a qualsiasi età, scoprire di non avere più bisogno di tanto cibo oppure riuscire a non fumare più, smettendo quasi “naturalmente”. Per Sonia la pratica è una sfida quotidiana, senza competizione che la stimola a superare i propri limiti  fisici o mentali con il modo severo, ma vigile e compassionevole da maestro indiano di Janine e la mia complicità di devoto tappetino oltreoceano! Grazie ad una lunga pratica ora la mia Sonia è anche insegnante di yoga ed è molto amata dai suoi allievi… cosi anch’io mi prendo un po’ di alloro, Flow!

Tappetino di Marco. Taxi driver

Ero un tappetino scettico: frequentando il corso di yoga mi ha sorpreso la segreta necessità di Marco di portarmi a lezione puntualmente anche se stremato dal tremendo mal di schiena accumulato durante la guida nel suo lavoro. Ho imparato da lui che le tensioni che sentiva da anni rivendicavano l’importanza del benessere nel quotidiano e più in generale lo yoga rivalutava il suo completo essere! Ho avuto la prova che la sua pratica della respirazione Ujjayi risulta fondamentale per ogni esecuzione di asana permettendo al tempo stesso di superare il dolore delle articolazioni irrigidite, allungandole gradualmente e senza traumi.

Grazie tappetino, è vero molte persone pensano che quando una parte del corpo “tira” dobbiamo restare fermi. Non c’è cosa peggiore dell’immobilità per una leggera infiammazione che bloccare l’arto nella misera condizione di invalido! Il Prana che circola nel nostro corpo quando facciamo yoga è curativo e in grado di aiutare e ossigenare le zone spesso da noi stesse colpite perchè trascurate!

Tappetino di Monica. Insegante certificata Yoga Flow, 200 ore 1 livello 2017/18

Mi presento sono il tappetino di Monica. Sono molti anni che pratica con me ogni dove la sua maestra organizza un workshop o partecipa ad un festival. Frequenta i suoi corsi tre volte a settimana e quando Janine va in India la sostituisce egregiamente a lezione: non ho mai visto cosi tanta devozione alla pratica yoga e agli insegnamenti come lei. Mi affascina la sua gentilezza, compassione per le difficoltà dei suoi compagni/e yogi. E’ sempre pronta a sostenere tutti, persino sua figlia viene a lezione a volte con lei! Un tempo soffriva di forti irrigidimenti cervicali (causati dal  suo lavoro al computer) che la invalidavano seriamente tenendola immobilizzata a letto! Ora non ne soffre più: vedo che il suo corpo yogico ha invertito le tendenze posturali di un tempo. Monica ha superato problemi enormi con una serena e costante pratica del flow e la sua insegnante, l’ho vista più di una volta, ha gli occhi che brillano di stima e fiducia quando la guarda! È in questa sede che la sua maestro ha deciso di farle un dono dal centro del suo cuore: ha scelto per lei un nome sanscrito che la rappresenti Dharma Devi! Om Shantih, bravissima Monica sono tanto felice per te!

Oh! Tappetino di Monica… mi hai fatto commuovere! E’ giusto parlare con orgoglio degli allievi devoti alla loro pratica, bisogna ricordare che anche noi insegnanti siamo umani e talvolta abbiamo bisogno anche noi di vedere che il nostro lavoro è utile e produce risultati inimmaginabili!

Ognuna di queste voci è servita all’apprendimento e a mantenere vivo l’ascolto, l’interesse per il nostro vero Sè. Vi esorto a continuare a crescere e a sbocciare adorati Yogi Flowers! Invitiamo tutti voi amici lettori yogi di tutti gli stili e metodi a mandare i vostri commenti qui, unitevi a noi con le vostre impressioni sul tappetino! Condivideremo la gioia e le esperienze sempre uniche e al tempo stesso universali! Abbiamo bisogno l’uno dell’altra per aumentare il sapere che da individuo a individuo si tramanda! La saggezza della pratica condivisa ha il potere di accelerare  l’evoluzione della nostra  Mente, Corpo e Anima!

Scrivete i vostri commenti e le vostre esperienze all’articolo: “If your yoga mat could talk”.

Gruppo Yoga flow fotografato da Glauco Dattini.

Janine Claudia Nizza.
Insegnante Vinyasa Yoga Flow dal 2002.
Expert Registered Yoga Teacher 500 Plus Yoga Alliance International.
Docente e autrice del TTC Vinyasa Yoga Flow 250 Online 2020/21 per la scuola di formazione HaraBenessere.
Docente del Corso Vinyasa Yoga Flow per FAO Staff Coop.

Autrice di numerosi articoli per: Vivere lo Yoga, Yoga Journal Italia, Yoga Magazine e Yoga Pills.
Info: www.yogaflow.it

Stretch Your Soul

Vinyasa per l’Ileo-psoas, detto anche “muscolo dell’anima”
Sequenza di Janine Claudia Nizza (Yoga Flow)

NOTA: All’interno di questo “Flow” potete inserire un riscaldamento con 5 saluti al sole (A e B) usando sempre la respirazione Ujjiay (dall’inizio alla fine) e seguendo la numerazione dei Vinyasa di “Stretch Your Soul” posti sotto ogni transizione o Asana nelle didascalie.

Le nostre risorse spirituali risiedono anche nel corpo e possiamo attingervi attraverso lo Yoga; il muscolo Ileo-psoas strettamente e profondamente connesso non solo in modo funzionale alla nostra vita, è l’argomento di questo Vinyasa attraverso il quale si può praticare l’ascolto e l’allungamento dei suoi profondi limbi dalle inserzioni toraciche e del bacino. In queste aree i Chakra più legati alle emozioni ed alla personalità concorrono allo sviluppo o meno di un sano rapporto con i centri Manipura, Swadistana e Muladhara.

Molto spesso le notizie che i media ci rivolgono sono negative e ci fanno sentire alienati, divisi. Allora il nostro corpo assorbe tutto come una garza, comprese  la paura e la sofferenza che percepiamo in noi e negli altri. Pensiamo di non poter far nulla per cambiare il male in bene, ma la nostra pratica quotidiana di yoga può gradualmente farci ritrovare la “voce dell’Anima” che ci incoraggia e che ci dà la forza di aiutare non solo noi stessi ma anche gli altri!

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Questa non è soltanto un’Era caotica ma anche un’Era piena di possibilità. L’energia vitale chiamata Kundalini (che lo yoga ci insegna a risvegliare attraverso l’attenzione al respiro) è “dentro” di noi ed è proprio per questo che ogni giorno possiamo trasformare la sofferenza in gioia e la malattia in guarigione partendo dalla nostra pratica. A volte durante la nostra pratica sentiamo che inspiegabilmente qualche parte di Asana che ci riusciva benissimo non viene più come prima.
Non sappiamo spiegarci da cosa dipenda, ci sentiamo soli di fronte a mille domande… che cosa sta accadendo? La verità è che lo Yoga praticato regolarmente porta in superficie anche i traumi del passato e li manifesta a suo modo attraverso il corpo: ferite inconsce che il nostro Ego ha sotterrato per non soffrire, riemergono quando la nostra consapevolezza riprende a svilupparsi.

Ricordiamo che oltre a  stabilizzare la colonna per camminare e per stare seduti l’Ileo-psoas ci consente di ”non  pensare:” agisce e basta grazie alla ripetizione dei nostri movimenti per esistere. Quindi è un muscolo “intelligente”, sensibile ai nostri stati d’animo e respiratori!

L’Ileo-psoas (una combinazione di due muscoli che hanno inserzione nella 12esima vertebra toracica e nella cresta iliaca) si lega visceralmente al nostro essere funzionale ed esistenziale. L’Ileo-psoas è profondamente connesso con le nostre emozioni e con il nostro “vero Sè”; in questa sequenza troverete non solo sollievo dall’irrigimento che percepite nella stazione eretta o quando camminate, ma anche la flessibilità e la fluidità che da questa deriva se praticata regolarmente!

Cercate letteralmente di “espandervi” nel ciclo completo dell’Albero Respiratorio che ossigena il vostro corpo in fase inspiratoria  ed elimina l’anidride carbonica in fase espiratoria.

Ricordate è molto importante durante la sequenza essere consapevoli del “reclutamento” ovvero la corrispondenza sinergica della pressione delle mani e dei piedi nella terra per attivare i muscoli pelvici e addominali, Uddiyanabandha e Mulabandha.
Iniziate con il lato destro e a fine sequenza continuate con il lato sinistro (ripetendo due volte per lato sentirete nel terzo e quarto Vinyasa una piacevole sensazione di apertura e allenamento nei muscoli del bacino e del torace) e finite con la posizione di Padmasana e poi di relax a terra in Shavasana.

Dedichiamo al termine della pratica gli  Om finali alla Pace:
Om Shantih Shantih Shantih OM!
Credits: Foto by Glauco Dattini

Janine Claudia Nizza.
Insegnante Vinyasa Yoga Flow dal 2002.
Expert Registered Yoga Teacher 500 Plus Yoga Alliance International.
Docente e autrice del TTC Vinyasa Yoga Flow 250 Online 2020/21 per la scuola di formazione HaraBenessere.
Docente del Corso Vinyasa Yoga Flow per FAO Staff Coop.

Autrice di numerosi articoli per: Vivere lo Yoga, Yoga Journal Italia, Yoga Magazine e Yoga Pills.
Info: www.yogaflow.it